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I gioielli dell’epoca barocca: un tripudio fastoso di perle, pietre preziose e decorazioni

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Nel 1600 i gioielli dell’epoca barocca segnarono un importante punto di svolta nell’arte orafa, sia nella tecnica, sia nello stile. Questa evoluzione fu legata alla diffusione di un movimento artistico e culturale, chiamato appunto Barocco, che rivoluzionò la concezione tradizionale dell’arte. La nuova visione contestava l’estetica classica, basata sulle proporzioni, e invitava l’artista a esprimersi al di fuori delle regole. Nacque così, in tutte le arti (pittura, scultura, architettura, letteratura), uno stile incentrato sull’eccesso e sulla fantasia, anche bizzarra, che privilegiava l’esteriorità appariscente, ricca di elementi e di decorazioni.

Il termine “barocco”, tradotto dal francese baroque, deriva dal portoghese barroco, che significa “irregolare”, e venne quindi riferito a questo nuova concezione artistica. Da allora, “barocco” divenne sinonimo di “stravagante”, “bizzarro” ed “eccessivo”.

Una curiosità: il termine portoghese si riferisce alla perla scaramazza, di forma irregolare, chiamata infatti anche perla barocca. Proprio le perle furono le assolute protagoniste dei gioielli dell’epoca barocca.

Il dominio delle perle

Da sempre simbolo di ricchezza e di eleganza, le perle erano tra i monili preferiti del XVII secolo, anche per la decorazione degli abiti di nobildonne e sovrane.

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Elisabetta I

Lo vediamo nel celebre ritratto di Elisabetta I, attribuito a George Gower. Nel dipinto la regina inglese indossa diversi gioielli composti da perle: una collana a 6 fili, gli orecchini e una decorazione che sormonta l’acconciatura. Inoltre, molte altre perle ornano le ampie maniche dell’abito e profilano il vestito stesso e il mantello, arricchiti da fiocchi con pietre preziose incastonate in oro.

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“Ragazza col turbante”

Un’eccezione è invece l’orecchino di perla indossato dalla “Ragazza col turbante”, nel famoso dipinto del pittore fiammingo Vermeer. In quest’opera il vero protagonista è proprio il gioiello, nonostante sia indossato da una giovane donna di modesta condizione sociale, tanto che il quadro è diventato celebre proprio con il nome di “Ragazza con l’orecchino di perla”.

L’opulenza dei gioielli dell’epoca barocca, tra pietre preziose e decorazioni elaborate

In questo periodo si diffondono nuove tecniche orafe e una nuova moda per le decorazioni floreali sui monili.

Il taglio “a rosa” e lo smalto su oro

Fino al 1600 i maestri orafi tagliavano le gemme con un taglio piatto. Quando venivano incastonate sui gioielli, quindi, era visibile solo il lato superiore: la luce non riusciva penetrare all’interno della pietra e non se ne valorizzavano i riflessi. Nel XVII secolo i tagliatori di diamanti di Amsterdam inventarono il taglio “a rosa”, che creava una serie di sfaccettature sulla superficie superiore della pietra e ne metteva in risalto la brillantezza.

Nei gioielli dell’epoca barocca si diffuse anche l’uso dello smalto su oro, grazie a una nuova tecnica inventata dall’artista francese Jean Toutin. Le decorazioni a smalto divennero frequenti anche sulle casse degli orologi e sul retro dei gioielli stessi.

La passione per fiori e fiocchi ornamentali

In linea con il gusto per l’eccesso, anche nei gioielli si diffuse sempre più la moda per le decorazioni ricche e fastose. Con i viaggi di esplorazione erano arrivati dal Nuovo Mondo anche piante e fiori che diventarono uno dei motivi ricorrenti nell’arte, ma anche sui monili: tulipani, gigli, foglie di piante esotiche erano incisi o dipinti a smalto con le nuove tecniche.

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Marchesa de Sévigné

Un altro elemento ricorrente nei gioielli dell’epoca barocca erano i fiocchi. Inizialmente erano decorazioni per orecchini, collane e bracciali, ma poi divennero anche un ornamento a sé stante. Ebbe grande successo un modello di spilla a fiocco, con le estremità a punta e rivolte verso il basso, che fu chiamato “spilla Sévigné” perché spesso indossato dalla Marchesa de Sévigné, famosa scrittrice francese dell’epoca, come si vede dal suo ritratto dipinto da Claude Lefèbvre.

 

L’ornamento da corsetto, il più spettacolare tra i gioielli dell’epoca barocca

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Maria de’ Medici

Un’evoluzione della spilla fu il nuovo gioiello che nacque in Spagna in questo periodo: l’ornamento da corsetto. Era una grande decorazione fatta di fili d’oro, perle e pietre preziose, che copriva tutto il corpetto degli abiti femminili, dalla scollatura alla vita; veniva cucita su un tessuto rigido che era poi fissato al vestito.

Un esempio di questo gioiello compare nel ritratto di Maria de’ Medici, regina di Francia all’inizio del 1600, dipinto da Frans Pourbus il Giovane. Sull’abito riccamente decorato, la sovrana indossa un ornamento da corsetto ornato di perle e grandi gemme incastonate in oro.