La gemma che arriva dalle stelle
Nell’immaginario comune, un diamante è simbolo di luce e brillantezza. Tra le note “4C” che ne determinano il valore, infatti, c’è anche la trasparenza della gemma. C’è però un’eccezione: il diamante nero, che, al contrario, è scuro e opaco. Eppure non solo è anch’esso un diamante, ma è anche molto più raro e di maggior valore di quello bianco. Lo dimostrano i 3,75 milioni di euro pagati per il diamante nero più grande del mondo, venduto nel febbraio 2022 dalla casa d’aste londinese Sotheby’s e acquistato da un imprenditore di criptovalute, Richard Heart. La pietra battuta all’asta ha il notevole peso di 555,55 carati, corrispondenti a 111,11 grammi, e si chiama Enigma. Non poteva esserci nome più adatto per un diamante nero, la cui origine è tuttora un mistero non del tutto chiarito.
Il diamante nero, chiamato anche carbonado, si trova infatti esclusivamente in Brasile e nella Repubblica Centrafricana. Inoltre, a differenza di quelli tradizionali che vengono estratti dalla roccia, spesso in profondità, viene trovato in superficie. Ciò che più lo distingue dal diamante bianco, ma anche dalle altre pietre preziose, è, appunto, la sua provenienza. Secondo analisi sofisticate, la sua composizione dimostrerebbe che questo tipo di diamanti non avrebbe un’origine terrestre come gli altri minerali. Si sarebbero formati infatti miliardi di anni fa in un ambiente ricco di idrogeno, quindi al di fuori del sistema solare e probabilmente prima ancora della formazione dei pianeti. Sarebbero poi stati inglobati in corpi celesti che, a causa di una supernova, un’esplosione stellare, sarebbero caduti sulla Terra come meteoriti, rilasciando i diamanti neri sulla superficie terrestre.
Il colore scuro, che varia dalle tonalità di grigio al nero assoluto, è dato dalle inclusioni di ferro che il diamante nero contiene. Questo è anche il motivo della sua tipica opacità. È un diamante policristallino, cioè contenente molti cristalli anche piccolissimi, ed è composto da un tipo di carbonio diverso dal diamante bianco. A causa della sua struttura, dalla consistenza dura ma insieme porosa, è uno dei diamanti più difficili da tagliare e lucidare. Ne è un esempio proprio Enigma: per ottenere dalla pietra grezza la forma attuale a 55 facce sono stati necessari più di tre anni di lavorazione.
Il diamante nero è talmente duro e resistente da essere usato nel mondo industriale, per esempio per le punte che perforano le rocce per l’estrazione di petrolio.
Il fascino dei gioielli con diamante nero
Una pietra antichissima e di origine extraterrestre, molto rara da trovare e difficile da lavorare: tutte queste caratteristiche rendono il diamante nero misterioso e affascinante. Altrettanto intriganti sono i gioielli con diamanti neri, che spesso creano un gioco di contrasti che contrappone bianco e nero, luce e oscurità. È il caso dell’abbinamento con i brillanti, come negli anelli o negli orecchini. Anche da solo, il diamante nero può reinterpretare in chiave moderna i gioielli più classici, come una fedina o un bracciale tennis.
L’originalità di questa pietra si sposa perfettamente anche con i materiali più tradizionali, come l’oro rosa o l’oro bianco. Infine, il diamante nero è ideale anche nei gioielli da uomo, grazie al suo colore “maschile”. Da questo punto di vista, un abbinamento particolarmente riuscito è con il titanio, con il quale i diamanti neri permettono di creare anelli e bracciali dal look originale e contemporaneo.