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Come valutare le pietre preziose: le cose da sapere

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Saper valutare le pietre preziose è un’attività complessa, che richiede specifiche competenze di gemmologia. Il gemmologo, infatti, è il professionista che può rilasciare il certificato gemmologico, cioè il documento ufficiale di valutazione di una pietra preziosa, dall’origine della gemma alle caratteristiche che ne stabiliscono il valore.

Per avere un certificato gemmologico riconosciuto a livello mondiale è tuttavia indispensabile rivolgersi a uno dei tre istituti gemmologici internazionali:
– il Gemological Institute of America (GIA), fondato negli Stati Uniti nel 1931;
– l’International Gemological Institute (IGI), nato nel 1975 ad Anversa, in Belgio;
– l’Hoge Raad voor Diamant (HRD), in italiano “Alto Consiglio del Diamante”, costituito anch’esso ad Anversa nel 1973.

Anche per chi acquista un gioiello con pietre preziose, o vuole farne valutare uno di proprietà, può comunque essere utile conoscere alcune informazioni di base sugli aspetti da considerare. Ecco la nostra guida.

Gli aspetti da considerare per valutare le pietre preziose

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Ci sono alcuni elementi che accomunano tutte le gemme e che sono rilevanti per definire il loro valore.

Il colore

È una delle caratteristiche più importanti: un colore più o meno intenso può influire sul valore della pietra. È utile sapere che alcune gemme possono assumere colorazioni differenti: è il caso dello zaffiro, che in genere fa venire alla mente la pietra di colore blu, ma che esiste in numerose altre tonalità, dal giallo all’arancione, alle sfumature di rosa, viola e verde.

Allo stesso modo, pietre diverse possono avere colori simili, cosa che può creare confusione in chi conosce poco le gemme. Per esempio, uno zaffiro, un topazio e un’acquamarina possono presentare una sfumatura di blu molto simile, ma sono gemme con caratteristiche diverse e di conseguenza anche con un valore molto differente. Lo stesso può accadere con uno smeraldo e un peridoto, entrambi verdi, o con le tonalità rosse di rubini e granati.

La trasparenza

Più una pietra è trasparente, senza inclusioni, maggiore è il suo valore. Questa è una regola generale, che però può cambiare in base alla singola gemma: per i diamanti, per esempio, la trasparenza è fondamentale ed è valutata in base a un’apposita scala; per altre pietre, soprattutto colorate, non sempre le inclusioni sono un elemento negativo. È il caso di alcune varietà di quarzo, che, grazie a inclusioni molto sottili, presentano un fenomeno ottico detto gatteggiamento, che crea particolari effetti di luce.

Il peso (carati)

Una delle caratteristiche principali per valutare le pietre preziose sono i carati, ovvero il peso: 1 carato corrisponde a 0,2 grammi, quindi 1 grammo equivale a 5 carati. Il valore dipende dai carati, ma varia a seconda delle pietre ed è molto più elevato per le gemme più rare, come diamanti, rubini, smeraldi.

Il taglio

Il taglio permette di mettere in risalto la brillantezza di una pietra, aumentandone il valore, e dipende dalle caratteristiche fisiche della pietra stessa. Per esempio, il taglio a brillante è il più indicato per i diamanti, così come quello a gradini di forma rettangolare è più idoneo per lo smeraldo.

Come si valutano diamanti, rubini, smeraldi e zaffiri

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Diamanti

Come è noto, il valore di un diamante è dato dalle 4 C, dalle iniziali dei termini inglesi colour (colore), clarity (purezza), cut (taglio) e carat (carati).

Il colore è determinato su una scala, creata negli anni ’30 dall’Istituto Gemmologico Americano, che va da D (bianco eccezionale +) a G (bianco extra), per poi proseguire fino a Z con un colore via via sempre meno brillante.

Rubini

Il colore è la caratteristica principale che determina il valore di un rubino. La colorazione, tuttavia, può essere migliorata attraverso un trattamento termico, che può anche rendere meno visibili eventuali inclusioni. La grande maggioranza dei rubini commercializzati sono stati sottoposti a riscaldamento, che non diminuisce il valore della gemma, ma deve essere dichiarato nel certificato gemmologico.

Smeraldi

Spesso gli smeraldi presentano delle fessure interne, dovute al processo di cristallizzazione delle pietre, che possono influire sulla trasparenza e sulla luminosità: in questi casi, molto frequenti, si utilizza un trattamento con olio o resina. Anche per gli smeraldi trattati è importante che siano dichiarate le modalità e l’entità del trattamento.

Zaffiri

Anche gli zaffiri, come i rubini, sono spesso sottoposti a trattamenti termici per modificarne il colore, rendendolo più o meno intenso a seconda dei casi ed eliminando sfumature non gradite. Circa il 95% degli zaffiri in commercio sono stati trattati termicamente e anche per queste pietre il trattamento deve essere dichiarato.

Valutare le pietre preziose: il ruolo del gemmologo

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Il consiglio migliore, quando si tratta di pietre preziose, è quello di rivolgersi a un gemmologo esperto, che potrà effettuare una valutazione professionale.

Daverio1933 offre questo servizio ai propri clienti, grazie alla lunga esperienza di gemmologo di Luca Daverio. Nello showroom di Bergamo è possibile far valutare le pietre preziose e i propri gioielli anche attraverso perizie asseverate con valore legale, importanti per esempio nel caso di ripartizione dei beni. Per i clienti che lo desiderano, le perizie e le valutazioni possono essere svolte anche a domicilio o in cassetta di sicurezza.

È importante sottolineare che, per quanto riguarda le pietre preziose utilizzate nei propri gioielli, Daverio1933 rilascia esclusivamente certificati gemmologici emessi da uno degli istituti internazionali (in particolare il GIA) e riconosciuti in tutto il mondo.